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Risanamento del lago di Taldykol

Project information

Project name

Taldykol

Location

Astana, KZ

Principal

Astana Su Arnasy, Kazakhstan

Design

Ltd ”Kurylysekspertproekt“, Kazakhstan

Contractor

Alarko Contracting Group

Construction time

da settembre 2014 a ottobre 2017

Project details

Project description and challenge

Il lago artificiale Taldykol si trova all'angolo Sud-Ovest della capitale kazaka Astana. A causa della crescita economica e dell'estensivo sviluppo urbanistico la periferia della città ha ormai raggiunto le sue coste. Dal 1964 al 1970 il lago fu creato costruendo degli argini di contenimento attorno ai due piccoli laghi originali. Con una lunghezza degli argini di 22,7 chilometri aventi un'altezza variabile tra 4,0 m e 0,7 m, l'estensione finale del lago era pari a 2.115 ettari, con uno sviluppo di 9,5 km in direzione Nord-Sud e di 4,5 km in direzione Est-Ovest. Questo lago artificiale fu creato come recettore finale delle acque fuoriuscenti dall'adiacente impianto di trattamento delle acque fognarie. Tra il 1964 e il 1973 le acque fognarie non trattate venivano scaricate direttamente nel lago. Solo dopo l'entrata in funzione della centrale di trattamento biologico nel 1974 si iniziarono a scaricare nel lago le acque di scolo trattate. Il lago aveva una capacità di progetto di 65,2 milioni di m³ (con un volume di acqua di circa 54,0 milioni di m³) e dal 1974 in poi ha ricevuto oltre 136.000 m³ al giorno di acque di scolo trattate. Al fine di evitare l'esondazione del lago, ogni anno venivano scaricati 20 milioni di m³ di acqua nelle campagne circostanti attraverso una conduttura di emergenza. Tutta questa situazione ha influenzato l'ambiente circostante Taldykol in maniera fortemente negativa: il lago stava infatti riempiendosi con sedimenti di materiale organico maleodorante, avvicinandosi sempre di più all'eutrofizzazione.

Solution

Alla luce di ciò venne varato il "Piano di bonifica di Taldykol", nel quale fu deciso di ristabilire i precedenti due laghi Taldykol Maggiore e Ulmes secondo i rispettivi limiti storici. Il progetto completo consisteva in 5 fasi differenti, tra cui la costruzione di un nuovo impianto di trattamento per fermare il continuo flusso di acque di scolo verso il lago. La terza fase, di scavo del lago e di ricoltivazione, prevedeva il dragaggio del lago artificiale e l'essiccazione dei fanghi tramite geotessili tubolari per il dewatering. Nel settembre 2014 furono riempiti i primi geotessili tubolari, mentre l'intera operazione partì, dopo lo stop invernale, nella primavera 2015. La fase tre fu completata nell'ottobre 2017 dopo che 5,6 milioni di metri cubi di fanghi erano stati dragati ed essiccati in 960 geotessili tubolari SoilTain Dewatering. Si utilizzarono geotessili tubolari di due dimensioni al fine di posizionarli su due livelli: il livello inferiore fu realizzato con geotessili tubolari di diametro di 28,0 m e lunghezza 60,0 m, mentre quello superiore con geotessili tubolari aventi il medesimo diametro e lunghezza 55,0 m. Il dragaggio venne eseguito tramite 5 draghe con una capacità totale di 8.800 m³/h. La produzione totale di fanghi era garantita da una draga con capacità 2.400 m³/h, da due con capacità 2.000 m³/h e da altre due con capacità 1.200 m³/h. Per riuscire a gestire il flusso entrante dalle draghe fu utilizzato un serbatoio tampone intermedio. Dal serbatoio tampone, usato anche come bacino di sedimentazione per le particelle più grosse, la componente fine veniva deviata verso i tubi. Circa il 78 % dei sedimenti trattati consisteva in depositi organici mentre il volume rimanente era composto principalmente da argilla. A causa di ciò, la perdita al fuoco (LOI) di alcuni campioni arrivava anche al 40 %. Il flocculante veniva inserito nel flusso di fanghi tra il serbatoio tampone i geotessili tubolari SoilTain Dewatering. Dopo l'essiccazione e la consolidazione i tubi furono tagliati e il materiale essiccato ad elevato contenuto organico fu utilizzato come fertilizzante. Prima della realizzazione del progetto, furono condotte dettagliate analisi sui fanghi insieme a prove di flocculazione. La soluzione progettuale e le specifiche tecniche furono elaborate a seguito di un campo prova realizzato con geotessili tubolari. La soluzione con geotessili tubolari SoilTain Dewatering si è quindi dimostrata la soluzione ottimale per un progetto di così grandi dimensioni.

Benefits

I geotessili tubolari SoilTain Dewatering hanno contribuito in maniera decisiva al risanamento ambientale del lago Taldykol. Solo grazie all'enorme capacità di trattamento dei geotessili tubolari SoilTain Dewatering stato possibile portare a termine le operazioni di dragaggio ed essiccazione di un enorme quantitativo di fanghi in così poco tempo. Le soluzioni convenzionali alternative avrebbero richiesto più tempo e costi molto maggiori, specialmente in relazione ai consumi energetici dei dispositivi meccanici per l'essiccazione. Questo progetto è un altro eccezionale esempio dell'applicabilità dei geotessili tubolari SoilTain Dewatering, anche per il trattamento di grandi volumi di fanghi.